pp.125, brossura 20x24
La parola fuga risuona da ogni parte. Fughe sono gli spostamenti, le migrazioni di uomini e donne. Ogni viaggio, come ogni atto creativo è, in un certo senso un fuggir via. Intanto nel quotidiano, ciascuno è impegnato nella ricerca delle proprie personali evasioni, sebbene il nostro mondo non sembra più prospettare alcun altrove… tutto lascia pensare che siamo in costante, spasmodica ricerca della luce verde con la scritta escape.
Hanno scritto per questo numero di Krill, tra gli altri: Mario Perrotta, Giso Amendola, Giovanni Carrozzini, Simone Massafra, Ernesto Siciliano, Orodè Deoro, Paolo Parisi.
Krill – Rivista quadrimestrale sull’immaginario – Numero 02 – Fuga
A cura dell’associazione Immaginario K, edita da Lupo Editore.
La redazione è nata e ha sede all’interno delle Manifatture Knos di Lecce, ed è composta da Marco De Paola, Mino Degli Atti, Michele Innocente, Luciano Nuzzo e Mimmo Pesare, tutti coinvolti in relazioni articolate con la filosofia e con la voglia di mettersi alla prova nella selva dei prodotti editoriali. La parola norvegese Krill (giovane frittura di pesce) indica il plancton oceanico che alimenta l’ecosistema marino. È il nutrimento originario. Il krill è per le balene quello che l’immaginario è per l’essere umano. Ci nutriamo di esseri invisibili e il processo della nutrizione è continuo. L’immaginario è la sintesi di questa opera di continua sollecitazione sensoriale, la lente attraverso la quale il mondo assume una colorazione particolare.