ARCHEOLOGIA AEREA. STUDI DI AEROTOPOGRAFIA ARCHEOLOGICA, XII - STUDI DI AEROTOPOGRAFIA ARCHEOLOGICA

Formato: cm 24x30, Pagine: 164, Illustrazioni: 222 a colori, 25 in bianco e nero Archeologia aerea. Studi di Aerotopografia archeologica, XII Il volume si apre con un contributo sull’uso di tecnologie aerospaziali per lo studio del paesaggio antico, con i due casi studio del villaggio protostorico di Bostel di Rotzo (Vi, Italia) e l’insediamento di Tebtynis (Umm el Breighât, Egitto). Segue l’articolo su Tusculum medievale. Viene poi proposta una ricerca sui centri di altura in area Caudina che si avvale di foto aeree verticali e oblique. Fotografie aeree storiche sono alla base della ricerca su divisioni agrarie di epoca romana individuate nella Piana del Sele. Poi un interessante contributo sull’ager Lucerinus. Gli articoli che seguono consentono di approfondire i risultati raggiunti ad Egnatia (Fasano, Br) e a Rudiae (Le). Poi si passa a ricerche all’estero, con contributi a Mellaria in Spagna, in Croazia nell’area compresa tra i fiumi Drava, Danubio e Sava nella Slavonia orientale e a Brigetio (Ungheria). Altrettanto corposa la sessione dedicata ai poster, ben 13, che si distribuiscono lungo tutto il territorio nazionale, dalle Prealpi Veronesi con le indagini sui siti della Prima Guerra Mondiale, alla costa adriatica con lo studio sull’antica Equilum presso l’attuale Jesolo, alla centuriazione dell’ager Pisanus, all’insediamento medievale di Montecastrense nei pressi di Camaiore, alla romana Fulginia-Foligno, al complesso edificio individuato lungo le rive del Tevere nei pressi di Crustumerium, alle ricerche svolte sui centri fortificati di altura nell’ager Telesinus, sui resti del porto romano a San Cataldo a Lecce, all’insediamento a ridosso della costa ionica salentina de Li Schiavoni, per terminare con uno studio dedicato al paesaggio antico del settore centro-occidentale del Salento. Dall’Italia si passa alle attività di ricerca del Progetto Byllis condotto in Albania, alle ricerche sulla fortezza di Ighram Aousser in Marocco e per chiudere le investigazioni sui siti archeologici della Piana di Erb