pp.205, brossura
E’ questo un bel romanzo destinato a giovani lettori (12 – 17 anni), capace di coinvolgerli per la vicenda “eroica” dei protagonisti e nello stesso tempo di proiettarli in una dimensione storica la cui atmosfera è ricostruita con grande scrupolo di ricerca ed efficacia.
Gli eventi luttuosi che misero a dura prova le genti salentine negli ultimi decenni del ‘400 sono narrati con sensibilità quasi pittorica; in modo analogo sono descritte la vita e le dinamiche sociali dell’epoca, attraverso lo sviluppo dei personaggi che fungono da “attori” sulla scena.
Interessante, e di sicuro effetto, è la scelta linguistica adottata dall’Autore per rendere al meglio l’idea di un passato lontano secondo un criterio di verosimiglianza: tale scelta (spesso sorretta da note esplicative, ove necessario) potenzia la credibilità di una storia di fantasia ambientata in un contesto trascorso e documentato.
L’amore di Isabella ed Elkamil – entrambi giovani e di nobile stirpe – nasce improvviso e spontaneo in un tessuto di prevaricazione e di violenze; essi si distinguono rispetto a chi fa del potere un mezzo abusato in ogni modo e in tutti i campi, diventando così emblema di una possibile vita diversa, forse affidata al futuro. In questo senso, al di là dell’intento dichiarato dell’opera (riportare l’attenzione delle giovani generazioni sulla storia dei propri luoghi), il romanzo veicola un importante messaggio di valenza educativa.
