Una malattia culturale: La possessione rituale

Carignani Biagina
Dello stesso autore
Editore/Produttore: SULLA ROTTA DEL SOLE
EAN: 9788888456171



pp.151 brossura 15x21

L`ipotesi di lavoro consiste in una interpretazione, in chiave emopsichiatrica, del tarantismo pugliese, ed in una sua assegnazione a pieno titolo tra le forme di possessione rituale.L`interesse per l`argomento trattato nasce dal coinvolgimento dell`autrice in vicende che hanno profondamente segnato la storia e la cultura della sua terra d`origine, e dalla curiosità scientifica di approfondire un fenomeno che per anni è stato oggetto di vivaci controversie di natura antropologica, medica ed, in particolare, psichiatrica.Si è scelto l`approccio etnopsichiatrico per la sua capacità di cogliere le differenze culturali che rientrano nel determinismo di condizioni che non possono essere definite patologiche a priori, e che richiedono una attenta valutazione del quadro in cui si inscrivono.,Analizzare il fenomeno da una prospettiva meramente psichiatrica, ignorando il contesto socio-culturale, rischierebbe una interpretazione riduttiva, mentre la consapevolezza dell`autonomia e della dignità di bagagli culturali differenti implica una rivalutazione delle modalità terapeutiche adottate da tali culture.Nell`esperienza esistenziale del tarantismo, il rituale di possessione offriva l`opportunità di esternare confini emozionali profondamente radicati e di reintegrarli, in una nuova forma, nella propria personalità; in tal modo le spinte istintive, che non potevano trovare giustificazione nell`angustia del contesto culturale salentino della prima metà del `900, venivano proiettate all`esterno in una forma drammatica che attraverso la teatralizzazione e la funzione gruppoterapeutica, assumeva la valenza di esperienza catartica.La mia generazione è stata solo sfiorata dal fenomeno del tarantismo, che da alcuni anni a questa parte è tornato in auge per motivazioni relative a due diverse tipologie di interessi: da una parte la ricerca interdisciplinare condotta da vari studiosi, quali antropologi, sociologi, etnopsichiatri, allo scopo di addentrarsi e comprendere appieno il fenomeno; dall`altra la rivalutazione degli aspetti ludici e folkloristici finalizzati anche all`incremento del turismo.Una rivalutazione del tarantismo trova, quindi, una giustificazione in due ordini di motivi: da un lato il contributo che esso può dare alla comprensione della psicoterapia contemporanea, dall`altro la sua attualità.


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pp.151 brossura 15x21

L`ipotesi di lavoro consiste in una interpretazione, in chiave emopsichiatrica, del tarantismo pugliese, ed in una sua assegnazione a pieno titolo tra le forme di possessione rituale.L`interesse per l`argomento trattato nasce dal coinvolgimento dell`autrice in vicende che hanno profondamente segnato la storia e la cultura della sua terra d`origine, e dalla curiosità scientifica di approfondire un fenomeno che per anni è stato oggetto di vivaci controversie di natura antropologica, medica ed, in particolare, psichiatrica.Si è scelto l`approccio etnopsichiatrico per la sua capacità di cogliere le differenze culturali che rientrano nel determinismo di condizioni che non possono essere definite patologiche a priori, e che richiedono una attenta valutazione del quadro in cui si inscrivono.,Analizzare il fenomeno da una prospettiva meramente psichiatrica, ignorando il contesto socio-culturale, rischierebbe una interpretazione riduttiva, mentre la consapevolezza dell`autonomia e della dignità di bagagli culturali differenti implica una rivalutazione delle modalità terapeutiche adottate da tali culture.Nell`esperienza esistenziale del tarantismo, il rituale di possessione offriva l`opportunità di esternare confini emozionali profondamente radicati e di reintegrarli, in una nuova forma, nella propria personalità; in tal modo le spinte istintive, che non potevano trovare giustificazione nell`angustia del contesto culturale salentino della prima metà del `900, venivano proiettate all`esterno in una forma drammatica che attraverso la teatralizzazione e la funzione gruppoterapeutica, assumeva la valenza di esperienza catartica.La mia generazione è stata solo sfiorata dal fenomeno del tarantismo, che da alcuni anni a questa parte è tornato in auge per motivazioni relative a due diverse tipologie di interessi: da una parte la ricerca interdisciplinare condotta da vari studiosi, quali antropologi, sociologi, etnopsichiatri, allo scopo di addentrarsi e comprendere appieno il fenomeno; dall`altra la rivalutazione degli aspetti ludici e folkloristici finalizzati anche all`incremento del turismo.Una rivalutazione del tarantismo trova, quindi, una giustificazione in due ordini di motivi: da un lato il contributo che esso può dare alla comprensione della psicoterapia contemporanea, dall`altro la sua attualità.

Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788888456171
AutoreCarignani Biagina
EditoreSULLA ROTTA DEL SOLE
Data pubblicazione2004
CategoriaTarantismo
Pagine151
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