pp.384 Può una lettura comparata dei miti cosmogonici di popoli differenti contenere un’eredità comune tramandata attraverso simboli pre-scritturali? Possono pittogrammi e ideogrammi di origine paleolitica celare conoscenze astronomiche millenarie? Può un’antica conoscenza dei cicli di oscillazione della Terra essere stata veicolata attraverso tutte le forme di scrittura? Marisa Grande studia e confronta gli ideogrammi presenti nei simboli universali, nei geroglifici, nelle lettere e nei numeri, percorrendo, attraverso un excursus rigoroso, le tappe della ricerca di un "grande codice cosmico", sotteso alle pitture parietali, ai manufatti, alla scrittura. Uno sguardo inedito sulla storia dei popoli, di carattere universale, che vede l’individuo come parte di una coscienza collettiva di dimensioni cosmiche, il quale condivide i significati profondi degli archetipi, quel patrimonio di conoscenze dell’inconscio collettivo analizzato da Jung. Il libro Dai simboli universali alla scrittura è il secondo della trilogia della quale fanno parte L’orizzonte culturale del megalitismo (Besa 2008) e l’inedito La precaria armonia del Cosmo. I tre saggi sono il prodotto di una ricerca trentennale, condotta attraverso l’analisi dell’arte, della paleo-storia, della simbologia legate al fenomeno del megalitismo, nel suo carattere astronomico, in quanto ritenuto fattore equilibrante del binomio Cielo-Terra. Marisa Grande fonda negli anni Novanta il movimento Synergetic-art, un approccio sistemico alla conoscenza, che promuove la cooperazione tra ambiti di ricerca eterogenei. Socia dal 2001 della Società italiana di Archeoastronomia - inaf, Osservatorio di Brera, Milano, scrive di paleo-archeoastronomia, di cosmologia, di arte e simbologia, di geomorfologia. Ha pubblicato: Linguaggio artistico (Avellino 1989); Arte come funzione connessione di sistemi dinamici relazionati (Galatina 1990); Orientamento alla scelta dei libri di testo (Lecce 1996); L’orizzonte culturale del megalitismo