pp.199 Giancarlo Giannini ha saputo restare al di qua del rischioso confine che l’avrebbe spinto tra le braccia di una confusa, volgare e spietata cultura di massa. Si è lasciato andare in ogni direzione, ha abbracciato qualsiasi formula produttiva o coproduttiva e ha interpretato ogni sorta di personaggio, proprio per preservare se stesso dal mondo esterno che avrebbe invaso la sua personalità, sconvolto le sue passioni, stravolto la sua concentrazione. Giocando sapientemente con la propria timidezza di fondo, si è esposto talmente tanto da non lasciare infine traccia di sé, ha oltrepassato di volta in volta il limite, sia quello minimo che quello massimo, rendendosi quindi irrintracciabile, inclassificabile, misterioso.