pp.280, brossura
Finalista del premio: Casinò di San Remo, libro del mare.
“ Giocavamo a pallone sulla spiaggia, qualcuno disse: andiamo pure noi, vanno tutti via. Fu così che partimmoi”. E’ il racconto di un ragazzo albanese che un giorno a scuola, mi raccontò della sua venuta in Italia. Era il 1992. Più meno, come Arian, tanti ragazzi hanno lasciato il paese delle aquile nel periodo del grande ultimo esodo, tra il 1990 e il 1992. Lasciavano il Paese scavalcando il mare, conferma Leonard Guaci, scrittore, già ragazzo albanese, che nel nostro Paese è diventato scrittore. Il suo romanzo, “ I Grandi Occhi del mare, pubblicato dalle Editrice Besa, Nardò, nel 2005, racconta un idillio singolare, tra una fanciulla e il mare. Aulona, è il nome della ragazza che dal suo nascondiglio segreto , tutti i giorni, contemplava il mare con ammirazione. Era quello il suo orizzonte, da lì nasceva e moriva la vita. Il sole che scompariva all’imbrunire per poi riaffacciarsi il mattino seguente da quel mare dagli occhi grandi , che nel suo grembo conservava i sogni, i segreti, i desideri. Solo con lui Aulona riusciva a comunicare perché era sicura che i piccoli segreti non venivano mai svelati. Il mare era la linea di un confine fragile che all’improvviso si sarebbe aperto per abbracciare e accogliere, divenendo un ponte tra due rive. E i sogni di questa bambina, animano le pagine del romanzo, la cui trama si snoda in un percorso di cinque secoli di storia. La prosa di Guaci è agevole, equilibrata e in molti punti veramente elevata. L’uso realistico ed elegante della lingua italiana fanno del romanzo un bel libro da leggere d’un fiato. La presentazione del libro si è svolta a Termoli, su iniziativa del musicista Luca Ciarla , nell’ambito delle iniziative “ due Sponde un mare”, per favorire la reciproca conoscenza con gli artisti dell’altra sponda adriatica. Una recensione è stata pubblicata nella rivista Kamastra, che ha aderito al Progetto del festival culturale promossa dall’Associazione Note Fatte a Mano.