pp.196, brossura 14x22
Nell'ospizio per anziani e sbandati che l'ha accolta negli ultimi anni, Angela ripercorre la sua esistenza "diversa". Ha visto la guerra da bambina, e poi la rinascita del Paese, ma ha subito la violenza delle convenzioni; ha vissuto le turbolenze di una società in mutamento, spaccata tra la spinta alla modernità e la ferocia di cupe ideologie, incapace di uscire dal guscio.
La sua è sempre stata una lotta disperata e solitaria, segnata dai sensi di colpa e dall'autocensura, solo a tratti addolcita da una maternità che ha difeso con le unghie e coi denti.
Ma la contraddizione e la menzogna a cui si è condannata da sé hanno finito con lo straziare il rapporto più prezioso spingendola alla fuga e al randagismo in cerca di espiazione. Eppure – come per Florentino Ariza e Fermina Daza – inaspettatamente l'amore negato trova la sua ora di riscatto e si afferma oltre il pregiudizio e il moralismo bigotto.
La storia di una donna, tra tante.