pp. 100,brossura 17x23,5cm; ill. B/N
La difesa della Guadina, uno specchio acqueo soggetto all'impaludamento posto a ridosso delle dune della cOsta adriatica leccese è il tema di due dissertazioni scritte dal medico salentino Nicola Caputi negli anni di mezzo del'700. Si tratta di un appassionato discorso, infarcito di dotte citazioni e zeppo di nette asserzioni, sulla qualità delle acque e la bontà del pesce lagunare. Pubblicato per controbattere taluni
pregiudizi popolari - che ritenevano la fauna ittica del nostro chiacchierato corpo idrico corrotta dalla putredine racchiude in sé, oltre agli aspetti di una partigiana arringa, elementi di natura geografica e storico-sociale, che contribuiscono a delineare squarci del paesaggio pericostiero e della vita cittadina di una Lecçe. percorsa da latenti frizioni traclero e aristocrazia. La lettura del testo -che qui si offre in copia anastatica - consente, tra l'altro, di saggiare lo stato di una disputa che vedeva contrapposti i monaci del convento dei Ss. Niccolò e Cataldo (proprietari della Guadina) alla Università, che rivendicava il suo diritto di controllo sulla salute dei fluidi palustri ricadenti nella giurisdizione civica...(dalla Nota del curatore)