pp.344, brossura 17x24, ill. colori e b/n
Le Murge trovano nella loro peculiare morfologia, nel tipo di struttura rocciosa che ne condiziona in modo caratteristico l’aspetto superficiale e profondo, nella tipologia degli insediamenti antropici come nella presenza di particolari piante e animali, persino in un suolo arido esasperato dalla calura soffocante di ogni estate, nella premurosa ospitalità delle genti che le abitano, un motivo antico, ancorché sempre attuale, di interesse e di accertato gradimento da parte di quanti decidono di visitarle.
Tanto che non meraviglia che il turista più attento, e talora anche il frettoloso, muovendosi tra i suoi poggi, ammaliato da un paesaggio dolce e riposante, voglia farne motivo di approfondimento e pensosa riflessione. Così, magari seduto su uno spuntone di roccia affiorante in una landa deserta della parte più brulla del territorio, nel silenzio più assoluto, non stupirebbe se venisse invogliato a lasciare libero il pensiero di andare di colle in colle, e al di là di ognuno di essi, fin laggiù, nella profonda notte del tempo, alla ricerca di una origine (e di una ragione) di quello che lo circonda come di ogni cosa, inanimata o vivente che sia.
Onde di roccia vorrebbe potergli offrire almeno i lineamenti di un percorso conoscitivo che gli facilitasse la comprensione non solo dell’aspetto attuale, visto nella sua poliedrica complessità di situazioni e di fenomeni, ma anche delle vicissitudini che ne hanno caratterizzato il passato e di quelle che potrebbero, con sufficiente fondatezza, prefigurarsi per il futuro.