pp.239 rilegato 15x23 È un crescendo di nefandezze senza pari, scene raccapriccianti, da museo degli orrori: corpi squartati dai cavalli e teste mozzate portate in trofeo, deposte sulle tavole, "esposte con una pietra fra i denti% come poi riprenderà a fare la mafia. E l`incontro con personaggi che hanno avuto a che fare con la grande storia d`Italia, che spesso hanno trattato e patteggiato con i sovrani considerandosi loro pari. La rivoluzione del 1799 ed i Sanfedisti del cardinale Ruffo, Giuseppe Napoleone e Gioacchino Murat, Ferdinando IV ed i Savoia: tutti hanno avuto a che fare con il fenomeno del brigantaggio, tutti più o meno lo hanno avuto come strumento o hanno dovuto affrontarlo come problema. Incontriamo il Tasso e il Principe di San Severo (non dalla parte dei briganti ovviamente, ma da quella delle vittime), fra` Diavolo e Giosafatte Tallarico, il cabecilla José Borjès e Carmine Croceo, Ciro Annicchiarico e Ninco Nanco, Mammone e Coppolone: una galleria di bellimbusti che, comunque, appartengono alla storia del nostro bel paese.