pp.372 rilegato Incontrare gli occhi dei morti, nella controra assolata o nella calma di mare dei paesi meridio- nali, significa unire il destino dei defunti al nostro, tornare a vivere le loro memorie come memorie personali. Parte dall`incontro con le anime dei dispersi per mare la vicenda di Pomponio Cantatore, re, marinaio pugliese, narratore di fiabe, cantastorie e sognatore vagabondo che vive, insieme a Cerasada, creatura scortecciatasi dal tronco di un albero, una difficile storia d`amore, tra crepuscolci dell`ottocento e alba del nuovo secolo. Concertatore nel Corpo Bandistico Città di Maria della Madia, viaggiatore suo malgrado, Pomponio porta dal Mediterraneo al Mare del Nord e poi alla fascinosa Norvegia i sogni e i miti di cui si sostanzia la cultura orale del Sud, proponendo una strana fusione tra le culture popolari di due mondi lontani e in via di trasformazione. Dalla Norvegia Pomponio non importerà tuttavia miti -e memorie, ma una merce concreta, stoccafisso e salmone, che gli permet- terà di avviare nella sua Puglia una redditizia impresa mercantile. Fatalmente, la sconfitta dell`indigenza coincide con la morte della voglia di canto e di musica. Senza rammarico, questo giovane esponente della borghesia mercantile del Sud scopre che l`età del mito sta tramontando e che la grande cultura orale, espressione di quell`età, è morta. Sarà suo figlio, Eolo, giovane regista cinematografico impegnato a raccontare nel linguaggio rinnovato delle immagini la vicenda di Pomponio e Cerasada, a spiegare al padre che è morto soltanto un modo arcaico di raccontare e di trasmettere la memoria dei popoli, ma che eternamente resterà confisso e inestinguibile nell`uomo il bisogno di offrire e ascoltare storie. La scrittura di Nigro è ricca e corposa, restituisce il. colore fantastico di un`epoca storica e di epopee favolose, lontanissime nella geografia e nella cultura ma ravvicinate dalla vitalità e dallo spirito d`avventura di un uomo.
