pp.168, brossura
In questi ultimi anni c’è stata una rinascita e un interesse particolare del grande pubblico sui temi della storia del Mezzogiorno.
Ciò è dipeso, dalla celebrazione dei centocinquanta anni dell’Unità d’Italia e dalla pubblicazione di molte opere che fanno un bilancio problematico e critico del come è avvenuta l’Unità d’Italia e di quanto il Mezzogiorno sia stato dipendente e subalterno al Nord nel processo di sviluppo. Senza dimenticare, inoltre, le stragi, e le violenze, perpetrate dall’esercito piemontese a Pontelandolfo e a Casalduni durante l’ultimo anno del governo di Francesco II, ed, infine, il Brigantaggio, che fu autentica guerra sociale, che si diffuse nel Mezzogiorno d’Italia dal 1861 al 1865.
Tutti temi che hanno alimentato una maggiore conoscenza delle problematiche del Sud e una più profonda consapevolezza dei limiti storici del processo di unificazione italiana. È proprio per questa ragione che è opportuno rileggere criticamente la Storia del Regno di Napoli di Benedetto Croce, che ripercorre la vicenda storica del Mezzogiorno dal 1282, data dello scoppio della Guerra del Vespro, al 1861, momento della sua caduta definitiva.
Ripartire da questa grande opera, significa, da una parte, assumere un atteggiamento critico rispetto a molte formulazioni crociane, dall’altra, fare i conti con il nucleo fondamentale della sua concezione.
L'autore
ANGElo PANARESE, laureato in lettere e Scienze Politiche, è insegnante di Scuola media superiore. Sindaco della città di Alberobello dal 1994 al 2001, è autore di: La devianza minorile: il caso Puglia 1976-1986. Economia, Sociologia, Diritto (Bari,1988); Felicità e cittadinanza nella teoria politica di Aristotele (Manduria,1993); Dal riscatto feudale al riconoscimento di Alberobello come patrimonio dell’umanità (Alberobello, 2000); Filosofia e Stato (lecce, 2005); I tre Poteri (Bari, 2008); Donne, giacobini e sanfedisti nella Rivoluzione napoletana del 1799 (Bari, 2011)