pp.130, brossura
Chi eravamo? Chi siamo? Cos’era, com’era il Salento al tempo degli avi? Attraversando quali sentieri siamo giunti sino ai nostri giorni?
A tutte queste domande l’Autore cerca di dare una risposta attraverso una serie di racconti agili e piacevoli che forniscono una panoramica, tanto rapida e sintetica quanto significativa, di una Terra d’Otranto molto diversa da quella che conosciamo oggi.?Carlo Petrachi riporta alla luce un universo altro per modi di vivere e di ragionare, la cui cultura si fondava su regole non sempre scritte, fatte soprattutto di usi consolidati e di “certezze” – ma anche di mistero e di magia – che si manifestavano attraverso detti, proverbi, credenze… una società scomparsa perché, giocoforza, si è dovuta mettere “al passo coi tempi”, trovandosi di conseguenza di fronte a nuovi problemi che richiedono nuove soluzioni, stravolgendo così – fin quasi a cancellarlo – il proprio passato.
Ogni cultura, è scontato, è figlia della propria epoca e se da un lato è raro che il passato ritorni d’attualità, dall’altro si crea attorno a “ciò che è stato” un interesse che spinge – e non solo le nuove generazioni – ad una presa di coscienza profonda, un rinato desiderio di difesa della conoscenza di noi stessi;?da qui la necessità di volersi ri-conoscere e raccontare, anche attraverso l’invenzione di storie, quasi un riflusso omerico che rispecchia la voglia di una cultura identitaria, più che salentina, tipicamente mediterranea.