Martina, diciassette anni, vive a Taranto e frequenta il liceo classico. Un giorno, nella sua Giovane vita fa irruzione la morte, nella forma più abietta e deprimente, portandosi via il suo grande amore segreto, Vianello. Martina da quel momento è sempre sull'orlo di un crollo, rischiando di rimanere sotto le proprie macerie, eppure non si rassegna all'infelicità e alla disperazione. Si butta a testa bassa in altre storie, ama storditamente, un po' qua e un po' là un ragazzo di Viareggio conosciuto in una chat-line, un giovane tabaccaio, e anche Iolanda, la sua migliore amica -, come i cani affamati frugano nella spazzatura. A ognuno di loro chiede un po' di amore e di conforto, ma nessuno riesce a farle dimenticare la sua pena, a distrarla, tanto meno la scuola con le sue lezioni stanche e avvilite e i suoi riti vuoti e consunti. Nella testa di Martina rimbomba ancora giorno e notte il colpo di pistola con cui Vianello si è suicidato.