Via Traiana. Una strada lunga duemila anni

Rescio Francesco
Dello stesso autore
Editore/Produttore: SCHENA EDITORI
EAN: 9788868060305



pp.224, brossura 17x24, illustrato colori

Due strade antiche caratterizzarono il paesaggio e la storia della Puglia, la via Appia antica e la via Traiana. Mentre la prima venne costruita in diversi lotti dal 312 a.C. al 191 a.C. da Roma a Brindisi passando per Benevento e Taranto, la seconda è nota come la strada che collegava in alternativa Benevento a Brindisi con un tragitto quasi costiero.


La storia e lo studio del percorso della via Traiana non sono un argomento nuovo nella storia e nell'archeologia, tuttavia è dal 1913 che nessuno ha osato attraversarla per intero, se non in modo virtuale, senza mai domandarsi dove fosse e quali resti siano rimasti. Chiunque scriva su un argomento, che sia di carattere storico o archeologico, sa benissimo di doversi trovare poi di fronte a numerose considerazioni di carattere generale, utili ma a volte anche di minima importanza se non si guarda l'insieme, per cui ci si pongono mille domande senza mai trovare una soluzione e queste fanno perdere il fine che si deve perseguire.
Come è possibile che una strada che ha avuto tanta importanza nella storia sia decaduta nel corso dei secoli? In che modo si può rintracciare ancora parte di ciò che esisteva e che consentiva a eserciti, mercanti e pellegrini di attraversarla? E come è possibile valorizzarla? Queste sono le domande che mi sono posto. Molto di ciò che era si è perduto e per questo motivo nessuno quasi più lo ricorda, ma nulla è più emozionante del viaggio e delle tappe che esso impone, un percorso che, da secoli, è stato testimone di battaglie, scontri, incontri di civiltà e di personaggi più o meno noti.
La strada è il luogo dell'incontro, l'amore verso il Prossimo. E il viaggio comprende la speranza di ritornare. Come il pellegrino che, andando per le strade, raggiunge la meta dopo averla avvistata a distanza, così mi sono permesso di avvicinarmi al problema con una volontà per niente gerarchica e imperativa, ma solo per consentire a tutti di intraprendere un cammino che ha segnato le tappe fondamentali della civiltà campana e pugliese insieme alla "regina delle vie", la via Appia.
Ognuno di noi dovrebbe intraprendere un viaggio. Chi non può farlo può procedere lungo un percorso mentale, l'itinerarium mentis verso una destinazione fra paesaggi meravigliosi e luoghi ormai abbandonati da secoli, fra gli scuri terreni irpini o fra le bianche sponde di Egnazia e, al di là di queste, verso un verde paesaggio sotto un sole e un cielo stellato privi di inquinamento.


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pp.224, brossura 17x24, illustrato colori

Due strade antiche caratterizzarono il paesaggio e la storia della Puglia, la via Appia antica e la via Traiana. Mentre la prima venne costruita in diversi lotti dal 312 a.C. al 191 a.C. da Roma a Brindisi passando per Benevento e Taranto, la seconda è nota come la strada che collegava in alternativa Benevento a Brindisi con un tragitto quasi costiero.


La storia e lo studio del percorso della via Traiana non sono un argomento nuovo nella storia e nell'archeologia, tuttavia è dal 1913 che nessuno ha osato attraversarla per intero, se non in modo virtuale, senza mai domandarsi dove fosse e quali resti siano rimasti. Chiunque scriva su un argomento, che sia di carattere storico o archeologico, sa benissimo di doversi trovare poi di fronte a numerose considerazioni di carattere generale, utili ma a volte anche di minima importanza se non si guarda l'insieme, per cui ci si pongono mille domande senza mai trovare una soluzione e queste fanno perdere il fine che si deve perseguire.
Come è possibile che una strada che ha avuto tanta importanza nella storia sia decaduta nel corso dei secoli? In che modo si può rintracciare ancora parte di ciò che esisteva e che consentiva a eserciti, mercanti e pellegrini di attraversarla? E come è possibile valorizzarla? Queste sono le domande che mi sono posto. Molto di ciò che era si è perduto e per questo motivo nessuno quasi più lo ricorda, ma nulla è più emozionante del viaggio e delle tappe che esso impone, un percorso che, da secoli, è stato testimone di battaglie, scontri, incontri di civiltà e di personaggi più o meno noti.
La strada è il luogo dell'incontro, l'amore verso il Prossimo. E il viaggio comprende la speranza di ritornare. Come il pellegrino che, andando per le strade, raggiunge la meta dopo averla avvistata a distanza, così mi sono permesso di avvicinarmi al problema con una volontà per niente gerarchica e imperativa, ma solo per consentire a tutti di intraprendere un cammino che ha segnato le tappe fondamentali della civiltà campana e pugliese insieme alla "regina delle vie", la via Appia.
Ognuno di noi dovrebbe intraprendere un viaggio. Chi non può farlo può procedere lungo un percorso mentale, l'itinerarium mentis verso una destinazione fra paesaggi meravigliosi e luoghi ormai abbandonati da secoli, fra gli scuri terreni irpini o fra le bianche sponde di Egnazia e, al di là di queste, verso un verde paesaggio sotto un sole e un cielo stellato privi di inquinamento.

Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788868060305
AutoreRescio Francesco
EditoreSCHENA EDITORI
Data pubblicazione2013/11
CategoriaArcheologia
Pagine223
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