PP.70, RILEGATO 35X50 IN QUESTA STORIA DELL’IMMAGINE DI ROMA ANTICA VENGONO PASSATE IN RASSEGNA PIANTE OGGETTIVE (DALLA FORMA URBIS IMPERIALE A QUELLA DEL LANCIANI), VISIONI IDEOGRAMMA TICHE, RAPPRESENTAZIONI DELLE "VESTIGIA", RESTITUZIONI FANTASTICHE. LO STUDIO DELLE IMMAGINI INTENDE RESTITUIRE INSIEME IL VOLTO FISICO E L’INTERPRETAZIONE SIMBOLICA E PSICOLOGICA DI ROMA ANTICA (IN LATINO "IMAGO" VUOL DIRE ANCHE "RITRATTO"). NEI DUEMILA ANNI SEGUITI ALL’APOGEO DELLA CITTÀ CAPUT MUNDI, L’IMMAGINE DI ROMA SI PRESENTA COL MITO DELL’ETERNITÀ O VICEVERSA CON L’IDEA DELLA MORTE E DELLA ROVINA. IN QUESTA LUNGA VICENDA SEMBRANO SCONTRARSI L’ORDINE E IL CAOS. L’ORDINE APPARE NEL PROGETTO DI COSTRUZIONE D’UNA CITTÀ ARMONICA, IN UNA CIRCOLARITÀ DI SIMBOLI CHE SALDANO LA CITTÀ ALL’UNIVERSO, L’URBE ALL’ORBE COME DICEVANO GLI ANTICHI; IL CAOS È DETERMINATO DAI CONDIZIONAMENTI DELLA NATURA, DALLE EMERGENZE DELLA STORIA E DAL FLUSSO DEL TEMPO DISTRUTTORE. L’IMMAGINE DI ROMA SI FISSA LENTAMENTE NEL MILLENNIO SEGUITO ALLA SUA FONDAZIONE: DOPO IL TEMA DELLA "ROMA QUADRATA" E IL MISTERO DEL "MUNDUS", ECCO CONFIGURARSI PRIMA LA CINTA DELLE MURA SCRVIANE E POI EMERGE, NELLE MURA DI AURELIANO, IL DOPPIO GEROGLIFICO DELL’AQUILA E DEL SOLE (CON COSTANTINO, LA "CITTÀ DEL SOLE" DIVIENE INFINE REGNO DEL CRISTO-SOLE). NEL MEDIOEVO L’IMMAGINE DEL LEONE SUBENTRA ALL’AQUILA E POI SI SUSSEGUONO, A PARTIRE DAL RINASCIMENTO, I SAGGI DI RESTITUZIONE DELLA CITTÀ ANTICA O VICEVERSA LE IMMAGINI COL TRIONFO DELLE ROVINE (TALVOLTA I RUDERI VENGONO VISTI GALLEGGIARE NEL DESERTO DELLA STORIA...). LA DIALETTICA TRA L’ANIMA CLASSICA E L’ANIMA ROMANTICA SEMBRA SALDARSI IN PROTAGONISTI COME PIRANESI. IL VIAGGIO ALLA RISCOPERTA DI ROMA ANTICA SI CONCLUDE NEL NOSTRO SECOLO, COI TENTATIVI DI RICOSTRUIRE UNA CITTÀ A TRE DIMENSIONI: ACCANTO AL CELEBRE PLASTICO DEL MUSCO DELLA CIVILTÀ ROMA VENGONO QUI PRESENTATI PER LA PRIMA VOLTA DUE PLASTICI RIMASTI IGNORATI NELLA STORIOGRAFIA SULL’IMMAGINE DI ROMA.