pp.238, brossura 21x30, illustrato colori
Sono nove le “donne nobili”, vissute nell’era longobarda, che fanno da tessuto narrativo alla ricerca che Maria Luisa Semeraro Herrmann estrinseca in questa serie di “vite romanzesche”. Denominazione, quest’ultima, giustificata dal fatto che il racconto, seppure supportato dalle vicissitudini storiche delle protagoniste, è costruito come un vero e proprio romanzo. Narrazione, quindi, del tutto aderente alla verità storica, ma estrinsecata in modo fascinoso, senza il lungo e noioso travaglio di indagini, tanto da raggiungere una forma chiara, fluida, senza turgidezze o sdolcinature.
Ecco quindi venire alla luce gli avvenimenti che valorizzano l’esistenza delle nove “donne nobili” vissute dal VI al IX secolo, talvolta all’apice del potere, cercando sempre di contribuire all’affermazione del dominio longobardo in Italia e di promuovere l’avvento pieno della religione cristiana del proprio popolo. La loro esistenza si lega quindi strettamente alle vicende di questo popolo, seguendone il cammino dall’Italia del nord sino alla Longobardia minore nel sud, raggiungendo quindi Benevento e le terre pugliesi.
E in tutti questi luoghi esse furono capaci di realizzare monumenti, chiese, monasteri, come - da fonti letterarie dell’epoca - viene evidenziato dall’autrice, che si sofferma sulle loro descrizioni.
I diversi episodi che caratterizzano le vicende di ogni protagonista sembrano svolgersi in maniera differente ma, in fondo, sono accomunati dall’avvicendarsi di ansie, gioie, disperazioni, a causa del periodo dominato dal fragore delle armi, dalla violenza e dalle sopraffazioni, tipiche del mondo medievale.