pp.90 Un po’ per gioco e un po’ no, l’autore scrive il suo nuovo romanzo, che più che un vero romanzo è una piccola raccolta di pièce teatrali, agili e snelle, che scorrono alla lettura con un pungente sarcasmo lasciando un retrogusto amaro, un senso drammatico che fa da contrappeso all’apparente ilarità suscitata... Le drammaturgie, buone anche per essere interpretate, si riferiscono a tre situazioni diverse: la prima è un’intervista ad Alessandro Manzoni fatta da "uno" che mette a nudo le debolezze del grande scrittore, le manie e le frivolezze ripercorrendo la sua vita e la storiografia del suo tempo. La seconda è il dialogo tra Berlusconi e il cagnolino Dudù che tenta invano di consigliarlo. La terza è il resoconto del rapporto di una coppia quasi comune: "chi e chi". Per finire una brevissima comica ambientata in un far west come tanti, tra due pistoleri assetati di vendetta. Come tanti...