Sguardo sull'800 indiano, Japuir dipinti murali della "Casa delle Belle Donne"

Cimino Rosa Maria
Dello stesso autore
Editore/Produttore: CONGEDO EDITORE
EAN: 9788867660063



pp. 120 pp, 17x24 cm, in brossura, a colori
 
Collana: Dipartimento dei beni delle arti e della storia. Saggi e testi. N° 51
 
I dipinti murali, oggetto di questa pubblicazione, appartengono ad un palazzo situato nella città di Jaipur in Rajasthan che noi, per l’abbondanza di immagini femminili, abbiamo voluto chiamare ‘Casa Delle Belle Donne’.
Nell’ ‘800 ne era proprietaria una prestigiosa famiglia di sacerdoti, purohit, a stretto contatto con il Maharaja Ram Singh II, immortalato tra i dipinti con cinque ritratti. La sala dei ricevimenti con i suoi fastosi dipinti, oltre a donarci il gusto – rasa – della ‘cosa bella’ nello sfavillio dei colori e nel fascino romantico delle immagini, ci introduce nell’ormai lontano mondo dei maharaja, i prodi guerrieri dal ‘forte sentire’ delle antiche leggende e, nello stesso tempo, nelle altrettanto favolose atmosfere dei loro palazzi dove essi venivano trattati come divinità viventi, alle quali tutto era concesso, lussi e sregolatezze, agi e delizie di ogni tipo.
Nello stesso tempo le pitture forniscono un validissimo e si può dire unico mezzo per entrare nella loro quotidianità attraverso la riproduzione meticolosa degli ambienti, arredamenti, oggetti, ma anche di rituali e festività che ormai stanno scomparendo o sono ormai definitivamente perduti.
La presenza di farangi (stranieri) a Jaipur ha determinato importanti cambiamenti non solo nell’arredamento e nelle abitudini di vita, ma anche in molte sfere del sapere, dall’astronomia alla fotografia, (passatempi preferiti del Maharaja Ram Singh II), nelle arti in generale, ma anche in altri campi, in architettura, nell’istruzione (allargata anche alle donne), nella medicina con la costruzione di ospedali, nel diritto e nella politica. In pittura fu acquisito un nuovo modo di concepire lo spazio e i volumi delle immagini, dando vita a nuovi modelli artistici. L’attenta osservazione dei dipinti rende palesi i mutamenti del gusto nell’India dell’ ‘800.
 
Cimino Rosa Maria - Biografia
- Laurea il Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’ nel 1969, con la votazione di 110|110 e lode. Tesi dal titolo: Il mondo ellenistico-romano e l’India.
 
-Specializzazione in Archeologia Orientale presso l’Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’ nel 1972, con la votazione 70|70. Tesi dal titolo: La monetazione dell’India ed i suoi rapporti con quella romana.
 
- Ha lavorato nell’Ufficio Culturale dell’IsIAO (Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente, ex IsMEO) dal 1970. Si è occupata in particolare dell’organizzazione di mostre in Italia e all’estero, delle pubblicazioni dell’Istituto, dell’organizzazione di convegni, conferenze, seminari. Si è anche interessata ai rapporti con i Ministeri, Ambasciate, Istituzioni culturali e scientifiche italiane e straniere.
 
- Ha insegnato per diversi anni ‘Cultura e Arte Indiana’ presso la Scuola di Lingue e Culture Orientali dell’IsMEO, dal 1988.
- E’ stata vincitrice di un concorso di Dottorato di ricerca in Storia dell’Arte dell’India, bandito nel 1992 dall’Università di Genova, risultando la prima in graduatoria.
 
- Ha ottenuto il titolo di Dottore di Ricerca nel 1995. Tesi di  Dottorato dal titolo: Pitture murali della scuola di Amber-Jaipur, pubblicata col titolo ‘Wall Paintings in Rajasthan, Amber and Jaipur’, New Delhi 2001.
 
- Ha ottenuto nel 2000 l’idoneità nella valutazione comparativa a un posto di professore associato bandito dall’Università degli Studi di Bologna  in Archeologia e Storia dell’Arte dell’India e dell’Asia Centrale.
- Ha avuto un contratto annuale (60 ore) per l’insegnamento di Storia dell’Arte dei Paesi Extraeuropei presso l’Università degli Studi di Lecce, Facoltà dei Beni Culturali, anno 2001-2002.
 
- Dal 2002 è Professore Associato presso l’Università degli Studi di Lecce, cattedra di Storia dell’Arte dell’India.

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pp. 120 pp, 17x24 cm, in brossura, a colori
 
Collana: Dipartimento dei beni delle arti e della storia. Saggi e testi. N° 51
 
I dipinti murali, oggetto di questa pubblicazione, appartengono ad un palazzo situato nella città di Jaipur in Rajasthan che noi, per l’abbondanza di immagini femminili, abbiamo voluto chiamare ‘Casa Delle Belle Donne’.
Nell’ ‘800 ne era proprietaria una prestigiosa famiglia di sacerdoti, purohit, a stretto contatto con il Maharaja Ram Singh II, immortalato tra i dipinti con cinque ritratti. La sala dei ricevimenti con i suoi fastosi dipinti, oltre a donarci il gusto – rasa – della ‘cosa bella’ nello sfavillio dei colori e nel fascino romantico delle immagini, ci introduce nell’ormai lontano mondo dei maharaja, i prodi guerrieri dal ‘forte sentire’ delle antiche leggende e, nello stesso tempo, nelle altrettanto favolose atmosfere dei loro palazzi dove essi venivano trattati come divinità viventi, alle quali tutto era concesso, lussi e sregolatezze, agi e delizie di ogni tipo.
Nello stesso tempo le pitture forniscono un validissimo e si può dire unico mezzo per entrare nella loro quotidianità attraverso la riproduzione meticolosa degli ambienti, arredamenti, oggetti, ma anche di rituali e festività che ormai stanno scomparendo o sono ormai definitivamente perduti.
La presenza di farangi (stranieri) a Jaipur ha determinato importanti cambiamenti non solo nell’arredamento e nelle abitudini di vita, ma anche in molte sfere del sapere, dall’astronomia alla fotografia, (passatempi preferiti del Maharaja Ram Singh II), nelle arti in generale, ma anche in altri campi, in architettura, nell’istruzione (allargata anche alle donne), nella medicina con la costruzione di ospedali, nel diritto e nella politica. In pittura fu acquisito un nuovo modo di concepire lo spazio e i volumi delle immagini, dando vita a nuovi modelli artistici. L’attenta osservazione dei dipinti rende palesi i mutamenti del gusto nell’India dell’ ‘800.
 
Cimino Rosa Maria - Biografia
- Laurea il Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’ nel 1969, con la votazione di 110|110 e lode. Tesi dal titolo: Il mondo ellenistico-romano e l’India.
 
-Specializzazione in Archeologia Orientale presso l’Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’ nel 1972, con la votazione 70|70. Tesi dal titolo: La monetazione dell’India ed i suoi rapporti con quella romana.
 
- Ha lavorato nell’Ufficio Culturale dell’IsIAO (Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente, ex IsMEO) dal 1970. Si è occupata in particolare dell’organizzazione di mostre in Italia e all’estero, delle pubblicazioni dell’Istituto, dell’organizzazione di convegni, conferenze, seminari. Si è anche interessata ai rapporti con i Ministeri, Ambasciate, Istituzioni culturali e scientifiche italiane e straniere.
 
- Ha insegnato per diversi anni ‘Cultura e Arte Indiana’ presso la Scuola di Lingue e Culture Orientali dell’IsMEO, dal 1988.
- E’ stata vincitrice di un concorso di Dottorato di ricerca in Storia dell’Arte dell’India, bandito nel 1992 dall’Università di Genova, risultando la prima in graduatoria.
 
- Ha ottenuto il titolo di Dottore di Ricerca nel 1995. Tesi di  Dottorato dal titolo: Pitture murali della scuola di Amber-Jaipur, pubblicata col titolo ‘Wall Paintings in Rajasthan, Amber and Jaipur’, New Delhi 2001.
 
- Ha ottenuto nel 2000 l’idoneità nella valutazione comparativa a un posto di professore associato bandito dall’Università degli Studi di Bologna  in Archeologia e Storia dell’Arte dell’India e dell’Asia Centrale.
- Ha avuto un contratto annuale (60 ore) per l’insegnamento di Storia dell’Arte dei Paesi Extraeuropei presso l’Università degli Studi di Lecce, Facoltà dei Beni Culturali, anno 2001-2002.
 
- Dal 2002 è Professore Associato presso l’Università degli Studi di Lecce, cattedra di Storia dell’Arte dell’India.
Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788867660063
AutoreCimino Rosa Maria
EditoreCONGEDO EDITORE
Data pubblicazione2013
CategoriaArte
Pagine119
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