Le Masserie del Salento

Costantini Antonio
Dello stesso autore
Editore/Produttore: CONGEDO EDITORE
EAN: 9788880860402



pp. 550, ca 1400 ill. in b./n. e a colori formato 25x35 rilegato in cofanetto

INDICE: COSIMO DAMIANO FONSECA Introduzione . ANTONIO COSTANTINI Prefazione MARIO CAZZATO Ruolo della documentazione archivistica nello studio delle strutture territoriali ANTONIO COSTANTINI
 
Il disegno del paesaggio agrario salentino Casali, feudi e masserie Le masserie fortificate Sistemi di classificazione e tipologie della masseria fortificata Tipologie più diffuse La masseria-villa o masseria-casino Note Indice dei luoghi e delle masserie E stato giustamente osservato come il fenomeno delle masserie che in Puglia registra sia sul piano quantitativo che su quello morfologico una consistente presenza non sia riconducibile a un modello unitario per la vasta gamma di varianti, situazioni, articolazioni, ecc. con cui esso si manifesta; di qui la diversità e la pluralità delle analisi e i variegati livelli di approccio delle indagini che sotto il profilo storiografico come sotto quello urbanistico-architettonico sono state condotte. Ne consegue che le schematizzazioni, ancorché utili e necessarie per verificare le linee di tendenza, nel nostro caso vanno assunte con la consapevolezza della provvisorietà e della problematicità tenendo conto prioritariamente delle specificità locali. A considerare la genesi delle masserie il primo problema che balza immediatamente alla nostra riflessione è quello della continuità tra tardoantico, medioevo ed età moderna: se cioè queste unità territoriali rispondenti a una molteplicità di funzioni altro non siano che il risultato della parcellizzazione delle grandi proprietà fondiarie (latifundia statali, praedia, villae rusticae, ecc.) in lotti di circoscritte dimensioni, le massae appunto affidate o condotte dai massarii. Del resto l`epistolario di Gregorio Magno, come ha dimostrato con un cospicuo numero di esempi Vincenzo Recchia, è buon testimone non solo dell`esistenza delle massae, ma anche della politica accorta del pontefice e dei rapporti con Roma per quanto attiene... ..gli aspetti amministrativi e gestionali. Comunque a voler tentare un periodizzamento dell`evoluzione del sistema massaricio con particolare riferimento alla Puglia balzano con sufficiente approssimazione alcuni passaggi di non trascurabile importanza: il primo riguarda l`alto medioevo sino all`insediamento normanno durante il quale, ancorché sulla scorta di esili testimonianze documentarie, tenuto conto della polarizzazione degli scontri tra dominatori di segno opposto, se non diverso, sembra prevalere l`interesse per l`incastellamento e, quindi, per l`insediamento concentrato in `casali e borghi. Comunque l`organizzazione territoriale avviata dai Normanni consentì una razionalizzazione delle forme di radicamento alla terra che favorì gli insediamenti rurali specialmente sulle superfici incolte..(dall`Introduzione)


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pp. 550, ca 1400 ill. in b./n. e a colori formato 25x35 rilegato in cofanetto

INDICE: COSIMO DAMIANO FONSECA Introduzione . ANTONIO COSTANTINI Prefazione MARIO CAZZATO Ruolo della documentazione archivistica nello studio delle strutture territoriali ANTONIO COSTANTINI
 
Il disegno del paesaggio agrario salentino Casali, feudi e masserie Le masserie fortificate Sistemi di classificazione e tipologie della masseria fortificata Tipologie più diffuse La masseria-villa o masseria-casino Note Indice dei luoghi e delle masserie E stato giustamente osservato come il fenomeno delle masserie che in Puglia registra sia sul piano quantitativo che su quello morfologico una consistente presenza non sia riconducibile a un modello unitario per la vasta gamma di varianti, situazioni, articolazioni, ecc. con cui esso si manifesta; di qui la diversità e la pluralità delle analisi e i variegati livelli di approccio delle indagini che sotto il profilo storiografico come sotto quello urbanistico-architettonico sono state condotte. Ne consegue che le schematizzazioni, ancorché utili e necessarie per verificare le linee di tendenza, nel nostro caso vanno assunte con la consapevolezza della provvisorietà e della problematicità tenendo conto prioritariamente delle specificità locali. A considerare la genesi delle masserie il primo problema che balza immediatamente alla nostra riflessione è quello della continuità tra tardoantico, medioevo ed età moderna: se cioè queste unità territoriali rispondenti a una molteplicità di funzioni altro non siano che il risultato della parcellizzazione delle grandi proprietà fondiarie (latifundia statali, praedia, villae rusticae, ecc.) in lotti di circoscritte dimensioni, le massae appunto affidate o condotte dai massarii. Del resto l`epistolario di Gregorio Magno, come ha dimostrato con un cospicuo numero di esempi Vincenzo Recchia, è buon testimone non solo dell`esistenza delle massae, ma anche della politica accorta del pontefice e dei rapporti con Roma per quanto attiene... ..gli aspetti amministrativi e gestionali. Comunque a voler tentare un periodizzamento dell`evoluzione del sistema massaricio con particolare riferimento alla Puglia balzano con sufficiente approssimazione alcuni passaggi di non trascurabile importanza: il primo riguarda l`alto medioevo sino all`insediamento normanno durante il quale, ancorché sulla scorta di esili testimonianze documentarie, tenuto conto della polarizzazione degli scontri tra dominatori di segno opposto, se non diverso, sembra prevalere l`interesse per l`incastellamento e, quindi, per l`insediamento concentrato in `casali e borghi. Comunque l`organizzazione territoriale avviata dai Normanni consentì una razionalizzazione delle forme di radicamento alla terra che favorì gli insediamenti rurali specialmente sulle superfici incolte..(dall`Introduzione)

Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788880860402
AutoreCostantini Antonio
EditoreCONGEDO EDITORE
Data pubblicazione1994
CategoriaArchitettura & Urbanistica
Pagine382
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