pp.132, brossura 17x24
A distanza di dieci anni dalla scomparsa di Gino Rizzo (18 ottobre 2005), ci è parso opportuno ricordarlo con una miscellanea nella quale ogni segmento della sua produzione critica, dal Sei al Novecento, è stato affidato alla trattazione di comprovati specialisti della materia. Tuttavia, tutti gli autori di questo libro hanno qualcosa in più: sono stati in qualche modo legati a Gino Rizzo, lo hanno frequentato in vita, hanno avuto modo di conoscerlo personalmente e umanamente più o meno in profondità, e non solo per il tramite dei suoi lavori; hanno collaborato con lui a iniziative e pubblicazioni, qualcuno ne è stato studente e poi allievo, qualcun altro compagno di università, sodale o collega per ragioni anagrafiche, oltre che culturali. […]
Il titolo e il sottotitolo della miscellanea (“metodo e intelligenza”, “filologia e critica”) sono facilmente spiegabili: sono ripresi, in combinazione e non casuale accostamento, dai titoli di due importanti libri di Gino Rizzo, contenenti saggi sulla letteratura italiana fra Sei e Novecento. Questo perimetro cronologico, con particolare riferimento all’area meridionale, è stato privilegiato da Rizzo per le sue indagini, che si sono sempre basate su una sensibilità esegetica sostenuta da una robusta attrezzatura tecnico-filologica. I due binomi, richiamati nell’intitolazione della miscellanea, intendono valorizzare questi aspetti ermeneutico-interpretativi e il loro impiego ispirato a misura ed equilibrio, tipico di un modello di analisi storico-letteraria che Rizzo, pur rifuggendo sempre da astratti schemi teorici e da definizioni metodologiche sistematiche e categoriali, aveva condensato in queste due efficaci formule.
Gli otto saggi del libro ripercorrono l’itinerario critico di Gino Rizzo, illuminando vaste zone della sua scrittura saggistica, fra studi, articoli, edizioni e recensioni.