I tarantati. Storia sanguinaria di uomini e donne pizzicati dalla taranta

Donno Raffaele
Dello stesso autore
Editore/Produttore: EDIZIONI DEL GRIFO
EAN: 9788872612187



pp.160 brossura 14x20

La novità letteraria di Raffaele Donno, 'TARANTATI" (Una storia sanguigna e intrigata di uomini e donne, pizzicati dalla Taranta), appare subito, agli occhi del lettore, interessante e densa di emozioni.
Conoscere Raffaele Donno nella sua arte, priva di false finzioni, senza retoriche acquisite è un privilegio assegnato a chi con lui ha trascorso tempi di studio, di ricerca e di confronto.
Ed è quindi da questa pedana, forse la più coerente alla sua fede, che si riesce a rivelare quella voce più vera, capace del colloquio e del dialogo più verace.
Egli generatosi, attraverso lo sgranarsi dei Versi, del dolce poetare, nell'amare la sintesi, relegando il suo calore, la sua arte del costruire, al messaggio univoco del trasmettere, narra nel lungo romanzo "TARANTATI" le realtà e le vicissitudini più crude e incredibili degli uomini, scoprendo l'ignoto. A volte, una siffatta meraviglia, sollecita anche la riflessione più difforme, a chi è scettico nel capire e nel conoscere l'inesplorato. Di fatto, Raffaele Donno, dopo anni e anni di soggiorno nella dimensione poetica, dove ha fortificato, con rara finezza, l'espressione più comunicativa, ha avvertito il richiamo, la vocazione, il concedersi, senza inutili esibizionismi, alla gran dote del narratore, del romanziere.
Nell'esteso racconto ITARANTATP (Una storia sanguigna e intrigata di uomini e donne, pizzicati dalla Taranta), l'ultimo suo lavoro, dopo il libro in Versi "VIVERE" e gli articolati e fantastici racconti '71, CODICE DEI TRULLI", si nota subito, nel testo, che realtà contrapposte vengono messe a confronto e il contenuto chiaramente testimone degli sconnessi meccanismi umani, dimostrano ancora una volta, che gli sviluppi di una contorta evoluzione umana, spinge, nonostante tutto, ad ipotesi del non affrancarsi rispetto alle generazioni precedenti.
Il mettere in evidenza, le storie della nuda terra del tarantismo, (si diceva che il pizzico di una tarantola facesse sì che chi fosse stato "pizzicato", da una di queste, iniziasse un'eccitazione psicomotoria, con contrazioni muscolari, talmente convulse e isteriche, che venivano denominate anche "ballo di san Vito "; ciò faceva sì che la "pizzicata o il pizzicato" diventasse un diverso, uno da tenere "alla larga"). Tali storie sono nate nel vicino rapporto territoriale con Galatina (città-culla, per eccellenza, di questo fenomeno, con la caratteristica chiesetta di san Paolo); una cittadina, questa, vicina al paese d'origine dell' Autore.
Si scorge, pertanto, in Raffaele Donno, quel segno di bravura, amalgamato al piacere descrittivo e intrinseco, proprio dello scrittore di spessore. Le sfumature colte nel segno, il riepilogo costante, le analisi più pure e crude delle scene, che si susseguono e si alimentano man mano nell'esposizione sempre più concreta e sanguigna, coinvolge in maniera partecipativi anche il lettore meno interessato, provocandogli un'attenta riflessione.
Il merito, al di là di qualsiasi menzione, è certamente elevato.
Altri libri, altri documenti, seguiranno. La mente creativa, fucina inesauribile, degna di illustri opere, parlerà ancora del linguaggio di Raffaele Donno, giacché egli ispira i suoi personaggi, nei gesti più spettacolari della vita, quale dono più umano, dell'umano per la progenie del domani.


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pp.160 brossura 14x20

La novità letteraria di Raffaele Donno, 'TARANTATI" (Una storia sanguigna e intrigata di uomini e donne, pizzicati dalla Taranta), appare subito, agli occhi del lettore, interessante e densa di emozioni.
Conoscere Raffaele Donno nella sua arte, priva di false finzioni, senza retoriche acquisite è un privilegio assegnato a chi con lui ha trascorso tempi di studio, di ricerca e di confronto.
Ed è quindi da questa pedana, forse la più coerente alla sua fede, che si riesce a rivelare quella voce più vera, capace del colloquio e del dialogo più verace.
Egli generatosi, attraverso lo sgranarsi dei Versi, del dolce poetare, nell'amare la sintesi, relegando il suo calore, la sua arte del costruire, al messaggio univoco del trasmettere, narra nel lungo romanzo "TARANTATI" le realtà e le vicissitudini più crude e incredibili degli uomini, scoprendo l'ignoto. A volte, una siffatta meraviglia, sollecita anche la riflessione più difforme, a chi è scettico nel capire e nel conoscere l'inesplorato. Di fatto, Raffaele Donno, dopo anni e anni di soggiorno nella dimensione poetica, dove ha fortificato, con rara finezza, l'espressione più comunicativa, ha avvertito il richiamo, la vocazione, il concedersi, senza inutili esibizionismi, alla gran dote del narratore, del romanziere.
Nell'esteso racconto ITARANTATP (Una storia sanguigna e intrigata di uomini e donne, pizzicati dalla Taranta), l'ultimo suo lavoro, dopo il libro in Versi "VIVERE" e gli articolati e fantastici racconti '71, CODICE DEI TRULLI", si nota subito, nel testo, che realtà contrapposte vengono messe a confronto e il contenuto chiaramente testimone degli sconnessi meccanismi umani, dimostrano ancora una volta, che gli sviluppi di una contorta evoluzione umana, spinge, nonostante tutto, ad ipotesi del non affrancarsi rispetto alle generazioni precedenti.
Il mettere in evidenza, le storie della nuda terra del tarantismo, (si diceva che il pizzico di una tarantola facesse sì che chi fosse stato "pizzicato", da una di queste, iniziasse un'eccitazione psicomotoria, con contrazioni muscolari, talmente convulse e isteriche, che venivano denominate anche "ballo di san Vito "; ciò faceva sì che la "pizzicata o il pizzicato" diventasse un diverso, uno da tenere "alla larga"). Tali storie sono nate nel vicino rapporto territoriale con Galatina (città-culla, per eccellenza, di questo fenomeno, con la caratteristica chiesetta di san Paolo); una cittadina, questa, vicina al paese d'origine dell' Autore.
Si scorge, pertanto, in Raffaele Donno, quel segno di bravura, amalgamato al piacere descrittivo e intrinseco, proprio dello scrittore di spessore. Le sfumature colte nel segno, il riepilogo costante, le analisi più pure e crude delle scene, che si susseguono e si alimentano man mano nell'esposizione sempre più concreta e sanguigna, coinvolge in maniera partecipativi anche il lettore meno interessato, provocandogli un'attenta riflessione.
Il merito, al di là di qualsiasi menzione, è certamente elevato.
Altri libri, altri documenti, seguiranno. La mente creativa, fucina inesauribile, degna di illustri opere, parlerà ancora del linguaggio di Raffaele Donno, giacché egli ispira i suoi personaggi, nei gesti più spettacolari della vita, quale dono più umano, dell'umano per la progenie del domani.

Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788872612187
AutoreDonno Raffaele
EditoreEDIZIONI DEL GRIFO
Data pubblicazione2007/08
CategoriaTarantismo
Pagine160
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