AUTORE La Saratambula Associazione Culturale (a cura di)
ILLUSTRAZIONI Lucia Aralla
PROGETTO GRAFICO Miriam Reho
ETÀ 9/11
PAGINE 12
FORMATO tabloid
COLLANA Giornalibri
N° COLLANA 1
TITOLO DEL NUMERO Mai più buio
DESCRIZIONE IL COVO DEI BIRBANTI nasce da un progetto dell'associazione culturale LA SARATAMBULA con sede a Felline (LE). Particolarmente sensibile alle tematiche della povertà educativa e del disagio giovanile, l'associazione svolge sul territorio molteplici attività atte a contrastarli. L'idea che sottende al progetto si può riassumere prendendo in prestito le parole di Gianni Rodari che sono contenute nella sua "Grammatica della fantasia": «Ai bambini piace misurarsi con problemi più grandi di loro. È il solo modo che hanno a disposizione per crescere. E non vi sono dubbi che essi vogliano, prima di tutto, e sopra tutto il resto, crescere». Non a caso il progetto è rivolto ai bambini dai 9 agli 11 anni perché, come sostiene la scrittrice Anna Lavatelli, è lì che si forma la base etica di una persona.
IL COVO DEI BIRBANTI è un giornalibro, poiché si sfoglia come un giornale e si legge come un libro. Ciò si evince già dal formato: tabloid, le cui pagine - 12 in tutto - sono in cartoncino durevole. Questo gli garantisce una durata nel tempo che il giornale non ha. Anche gli articoli all'interno sono scritti per essere letti e conservati proprio come si farebbe con un libro, perché non hanno la
scadenza tipica delle notizie. Trattandosi di un periodico, per ogni numero sarà scelto un tema. La scelta del tema è molto importante dal momento che saranno tutti temi forti. Per il n. 1 è stato scelto come tema la Memoria e il Ricordo.
IL COVO DEI BIRBANTI rappresenta un progetto corale. Si avvale infatti di importanti collaborazioni: giornalisti, scrittori, poeti, insegnanti, bibliotecari, operatori culturali, book blogger e non solo. Professionisti che hanno abbracciato il progetto -condividendone le finalità - senza alcuna esitazione. Ma dà anche la possibilità ai ragazzi della scuola secondaria di secondo grado di
potersi esprimere liberamente e dare il loro contributo.
A coordinare il progetto Sofia Schito, presidente dell’associazione