pp. 440, brossura, illustrato bianco e nero
"Restiamo convinti che se Filippo avesse goduto di maggiore fortuna, vivendo più a lungo gli anni della maturità, a questo compito, di rilancio della storiografia religiosa salentina, avrebbe fornito il suo ineludibile contributo con nuovi studi e con altri interessanti approdi. Avrebbe certamente trovato anche il tempo per mettere in campo un progetto autonomo di ricerca, proiettato a dare un respiro diverso alla sua operosa e infaticabile attività di studioso attento e scrupoloso. Senza la necessità di allargare i confini territoriali e senza neppure alterare le cronologie a lungo sperimentate avrebbe riorganizzato e ricostruito la complessa trama narrativa con nuove domande e con nuove risposte, alla stregua di uno storico avveduto ed esperto quale ha mostrato di essere anche nel periodo più sofferto della sua esistenza terrena. Di lui ci rimane, oltre il cospicuo e singolare contributo di studi, il ricordo di un’amicizia intensa e fertile, vissuta nel rispetto e nella stima reciproca, foriera di risultati ancora più esaltanti che purtroppo la morte ci ha impedito di gustare, ma non di dimenticare soprattutto per le sue eccezionali doti umane, una rarità assoluta, a cui ci aggrappiamo per dare significato pieno al tempo che ci resta da vivere." (Dalla prefazione)