pp.125 brossura 14x20
In tutte le storie dell`esordiente Rocco Emanuele Grippa sono contenuti i semi necessari per costruire narrativamente un discorso che sia, al contempo, di intrattenimento (primaria finalità di qualunque narrazione) e di riflessione sull`uomo e sulla società. Credo sia infatti l`aggiunta di questa seconda caratteristica a dare il giusto "sale" a qualunque pagina, a far sì che ogni lettura valga la pena d`essere letta, a non lasciar cadere tonnellate di carta scritta - sia pur ineccepibilmente - nel grande dimenticatoio...Una opportuna precisazione: non si pensi che le storie di Grippa abbiano un impianto di militante denuncia politica o di provocazione. Al contrario, le pagine narrano di personaggi comuni in un`atmosfera quasi casereccia...Ciò che, personalmente, ho rilevato fin dalle prime righe scorrendo il manoscritto, è stata una pulizia formale del testo: frasi solitamente brevi, lapidarie, in un linguaggio corretto e scorrevole. Come inizio, oggi, non è poco. Poi il dipanarsi di storie - talvolta bozzetti, talaltra amare vicissitudini di personaggi - condotte con una mano che mostra già un suo grado di decisione e disinvoltura.Va anche detto, peraltro, che non tutte le pagine di Grippa celano il veleno nella coda; alcune di esse si rivelano per nulla critiche o pessimiste anzi, sono piene di gioia...Vittorio Catani (dalla Prefazione)