pp.225, rilegato in cofanetto L’evoluzione urbanistica, i luoghi di ritrovo, gli scioperi, la contestazione, la nuova mondanità sono al centro del volume di Michele Mainardi, che indaga gli anni cruciali dell’evoluzione del capoluogo barocco. Lecce nuovissima è un’occasione imperdibile per entrare nel vivo di una stagione irripetibile. La narrazione è fresca, persino audace in certi passaggi, che rievocano le libertà conquistate e finalmente godute. Un "tuffarsi" - sostenuto da puntuali resoconti dei giornali del tempo – nella memoria di appena ieri. Il linguaggio esaltante delle immagini dà quel tocco di veracità che fa brillare gli occhi del lettore e accende la nostalgia per i vissuti ruggenti. La lettura del testo offre, inoltre, spunti notevoli per comprendere le dinamiche urbanistiche di una città che si trasforma tra luci e ombre, delle quali di dà conto con piglio critico d’indagine. Ne viene fuori un quadro esaustivo della società in evoluzione che si allinea alle direttrici di marcia dell’età in cui tutto cambia velocemente.