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Nella paesaggistica è invalsa l’abitudine, sia da parte dei pittori, che dei fotografi, a privilegiare come soggetto: o un paesaggio montano, spesso con l’immancabile laghetto, o marino o anche boschivo. Molto raramente si privilegia e si prende in considerazione la campagna nei suoi molteplici e mutevolissimi aspetti. Eppure essa, a differenza del paesaggio montano, marino o lacustre, è di gran lunga il più vario, ed è quello infine che, nell’arco di un anno, offre al nostro occhio una infinità di variazioni cromatiche. Si può senz’altro affermare che sia nelle forme, che nei colori, la campagna muta radicalmente il suo aspetto quasi ogni mese ed in modo molto incisivo: i vigneti, gli ulivi, le varie messi, i fiori di campo, mutano continuamente sia nelle fogge che nei colori; persino le “VECCHIE CASE SALENTINE DI CAMPAGNA”, in essa immerse, subiscono la stessa mutevolezza man mano che cambia il contesto che le circonda. Ed è ad esse che è dedicato questo libro di immagini straordinarie e suggestive. |