Specchi puliti. POESIA E MEDIAZIONE DELL'ANIMA

Mino Annatonia
Dello stesso autore
Editore/Produttore: KURUMUNY EDIZIONI
EAN: 9788895161914



pp.168, brossura 11x15
 
In principio è un’emozione. Anche alla fine è un’emozione. Una trama esistenziale che si elabora e si sviluppa attraverso un processo di condensazione della parola, ricondotta fino alla sua essenza di significanza, fin quasi alla soglia dell’indicibilità.
Questa poesia sfida quella soglia con tutto il suo universo interiore, tenta il colpo di dadi, l’azzardo del dire le cose che si possono soltanto sentire. A volte con la leggerezza che può avere la metafora; a volte con la concretezza che hanno l’impressione, la sensazione.
Perché, qui, impressione e sensazione riescono a trasformarsi in materia lessicale che ha spessore, stratificazione semantica. Proviene dal profondo della memoria che si stringe in un verso, molto spesso in una parola sola; eppure quella parola sola riesce a farsi elemento di congiunzione e di comunione tra il sé e l’altro da sé, tra un io e un tu, un soggetto che dice e un altro che riflette, rispecchia, il senso dell’espressione.
Probabilmente è questa la cifra che connota la poesia di Annatonia Mino: la costante ricerca di una proiezione del sé nell’altro e dell’altro nel sé. Molto spesso questa ricerca si realizza attraverso un processo di compenetrazione di sensi e percezioni, attraverso intuizioni che poi la parola trasforma in intensità di sentimento oppure in riflessione profonda intorno a verità talvolta inattingibili.
Spesso l’indagine interiore, l’autoanalisi, conduce verso una contemplazione dei fenomeni della natura: in questo caso è come se il pensiero si facesse tutt’uno con il visibile, come se l’apparizione e la figurazione delle forme, i movimenti delle ombre, un poco placassero l’attesa, come se quella sfida della soglia del dicibile giungesse a compimento.

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pp.168, brossura 11x15
 
In principio è un’emozione. Anche alla fine è un’emozione. Una trama esistenziale che si elabora e si sviluppa attraverso un processo di condensazione della parola, ricondotta fino alla sua essenza di significanza, fin quasi alla soglia dell’indicibilità.
Questa poesia sfida quella soglia con tutto il suo universo interiore, tenta il colpo di dadi, l’azzardo del dire le cose che si possono soltanto sentire. A volte con la leggerezza che può avere la metafora; a volte con la concretezza che hanno l’impressione, la sensazione.
Perché, qui, impressione e sensazione riescono a trasformarsi in materia lessicale che ha spessore, stratificazione semantica. Proviene dal profondo della memoria che si stringe in un verso, molto spesso in una parola sola; eppure quella parola sola riesce a farsi elemento di congiunzione e di comunione tra il sé e l’altro da sé, tra un io e un tu, un soggetto che dice e un altro che riflette, rispecchia, il senso dell’espressione.
Probabilmente è questa la cifra che connota la poesia di Annatonia Mino: la costante ricerca di una proiezione del sé nell’altro e dell’altro nel sé. Molto spesso questa ricerca si realizza attraverso un processo di compenetrazione di sensi e percezioni, attraverso intuizioni che poi la parola trasforma in intensità di sentimento oppure in riflessione profonda intorno a verità talvolta inattingibili.
Spesso l’indagine interiore, l’autoanalisi, conduce verso una contemplazione dei fenomeni della natura: in questo caso è come se il pensiero si facesse tutt’uno con il visibile, come se l’apparizione e la figurazione delle forme, i movimenti delle ombre, un poco placassero l’attesa, come se quella sfida della soglia del dicibile giungesse a compimento.
Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788895161914
AutoreMino Annatonia
EditoreKURUMUNY EDIZIONI
Data pubblicazione2013/06
CategoriaPoesia
Pagine160
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