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Volete scommettere che, poiché non ho fatto sconti, mi farò un sacco di nemici? Già gongolo di contentezza.
L’effimero si dilegua, le opere restano. Ho parlato di conci e di mattoni perché con quelli si edifica. I grandi temi politici, ammesso che siano tali, li lascio volentieri agli altri, perché ne parlino, ne scrivano, si azzuffino senza costruire granché. Facciano le piccole cose piuttosto. Sono quelle che contano e che avvicinano la gente alle Istituzioni. Poiché l’effimero si dilegua, le opere restano.
FERNANDO PERRONE, ex bancario attualmente in pensione, è alla seconda pubblicazione, dopo quella del romanzo Cascia, avvenuta nel 1992. Altri componimenti, compresi due romanzi, Patrizia e Iris, scritti in età giovanile, sono rimasti inediti.
A lunghissimi periodi di inoperosità, nella sua vita se ne sono alternati altri di lavoro appassionato e sempre teso alla strenua difesa del debole.