pp.360 , rilegato cofanetto 21x 29 illustr.colori. Soprattutto nel corso del Settecento nuclei di residenze suburbane si concentrano in alcune porzioni di territorio fra le pi fertili del Salento, dando luogo a insediamenti tali da costituire un vero e proprio sistema. I processi di riorganizzazione agricola e di riconversione dei feudi improduttivi o macchiosi, la crisi del settore olivicolo, un accresciuto interesse per la produzione vinicola (bisognosa pi di ogni altra di particolari cure) e, pi in generale, la maggiore attenzione per le colture legnose a scapito del seminativo, favoriscono il trasferimento dei proprietari per lunghi periodi nella loro residenza di campagna per un controllo diretto e pi efficace della produzione. La riconquista colturale determina un ridisegno del paesaggio agrario, con la proliferazione di ville e casini che si affiancano, e talvolta si sostituiscono, alle antiche masserie, a loro volta ampliate e riadattate alle nuove esigenze. Il casino, pi di ogni altra tipologia abitativa, diviene espressione del nuovo rapporto che si stabilisce tra proprietari e contadini; un fabbricato a due piani, spesso con scenografiche scalinate a due rampe e un loggiato al primo piano, che associa la casa del lavoratore a quella padronale senza alcuna distinzione nel prospetto fra le due categorie sociali, al contrario della casina o della villa, nelle quali a prevalere la dimora stagionale del proprietario che finisce spesso con il mascherare lalloggio del contadino o del giardiniere. Il fenomeno del vivere in villa vivr una nuova feconda stagione fra la fine dellOttocento e i primi del Novecento, con lesplosione del fenomeno dellEclettismo. Nel Salento le aree pi significative sono quelle della Selva di Fasano e della Cozzana, della Cupa presso Lecce, delle Cenate presso Nard, lentroterra di Gallipoli e i dintorni di Presicce. Il volume documenta anche sistemi andati perduti, come quello delle ville attorno al Mar Piccolo di Taranto. Un caso è costituito dal centro balneare di S.M.di Leuca,