pp.111 brossura Collana "Cosmografie"
Cabiria, piccola prostituta romana degli anni ’50, protagonista nel celebre film di Fellini. Sotto l’aggressività che la sua vita le impone, fatta di continue rinunce ad un’autenticità esistenziale che appare sempre come un miraggio lontanissimo, e dietro le sue ingenue invenzioni provocatorie, essa nasconde la freschezza di un cuore ancora d’adolescente.
Un disperato, ostinato desiderio d’amore che la porta, a ogni drammatica esperienza, ai limiti della morte. Trasferendo la sceneggiatura del film alle scene teatrali, l’autore ha fidato nella validità e vitalità senza epoca di quel personaggio e dei suoi incontri notturni – alcuni dei quali veramente precursori di situazioni attualissime.
Personaggi e avventure di cui Pinelli è stato, con Fellini e Flaiano, l’inventore e il narratore cinematografico.
TULLIO PINELLI (Torino, 1908) ha iniziato a scrivere giovanissimo per il teatro. I suoi primi successi, tra cui le commedie I Porta, La Pulce d’Oro, Lo Stilita, I Padri Etruschi, indussero la Lux Film a convocarlo a Roma per un contratto quale sceneggiatore cinematografico.
Iniziò così la sua lunga carriera di autore cinematografico, collaborando ai film dei maggiori registi italiani, Soldati, Lattuada, Camerini, Comencini, Germi, Monicelli e, soprattutto, Fellini.
Con quest’ultimo e con Ennio Flaiano ha scritto i soggetti e le sceneggiature dei film Lo sceicco bianco, I Vitelloni, La Strada, Cabiria, Giulietta degli Spiriti, Il Bidone, La Dolce Vita, Otto e mezzo, Ginger e Fred e La Voce della Luna.
Ha ricevuto quattro candidature all’Oscar; un David di Donatello, cinque Nastri d’Argento, due Premi Flaiano, un David di Donatello alla carriera.
Il suo adattamento teatrale (con Bernardino Zapponi) del film La Strada (ed. Besa 2000) è stato rappresentato con vivissimo successo in tutta Italia e, tradotto in greco, è stato rappresentato e acclamato in Grecia.