pp, 395, brossura, illustrato bianco e nero
La struttura dell’opera è quanto mai lineare. Il materiale raccolto è suddiviso in due parti. Nella prima parte gli autori, dopo essersi soffermati a esporre le ipotesi proposte da vari cultori di storia patria per la spiegazione etimologica del nome da cui deriva l’attuale toponimo "Collepasso" trattano delle origini remote e delle vicende dei primi insediamenti umani sul territorio con l’indicazione dei luoghi di ritrovamento e la descrizione dei reperti venuti alla luce. Nei capitoli terzo, quarto e quinto passano in rassegna le successioni feudali dalle prime infeudazioni sino agli ultimi proprietari. Nel sesto parlano dei "secoli bui" di Collepasso, che vanno dal secolo XVI al primo decennio del secolo XIX, durante i quali si perdono persino le piu labili tracce del nostro paese. La nascita del nuovo villaggio di Collepasso e la sua evoluzione storica e amministrativa dalla vita comune con Cutrofiano all’autonomia amministrativa e alla controversia territoriale sono oggetto dei capitoli VII, VIII e IX. Nel decimo capitolo trattano delle lotte politiche e delle attività amministrative dei primi decenni di autonomia e si fermano alla prima amministrazione del dopoguerra, che ebbe come sindaco l’illustre e compianto prof. Andrea Rotella . I sette capitoli della seconda parte trattano analiticamente dei monumenti pubblici del Comune: il palazzo baronale, la cappella della Santissima Trinita, la prima chiesa parrocchiale, la chiesa "Pesce", cioè l’attuale Matrice, la nuova chiesa parrocchiale, la torre dell’orologio, il palazzo municipale.