pp.116, brossura
Il 9 maggio del 1993, quarantaquattrenne, moriva in un incidente stradale Antonio L. verri, scrittore e animatore della scena letteraria salentina dalla fine degli anni Settanta agli inizi dei Novanta.
In questo periodo Verri si dedicò anima e corpo a innumerevoli progetti editoriali, da “Caffè Greco” al “Pensionante de’ Saraceni”, passando per il “Quotidiano dei poeti”, giornale stampato a Maglie e diffuso, attraverso una serie di collaboratori nei capoluoghi di regione, nelle più importanti città italiane.
In Con gli occhi al cielo aspetto la neve Astremo ricostruisce l’esistenza del poeta, dell’editore e dell’uomo verri, attraverso un dialogo fitto con le figure che lo hanno accompagnato nel suo percorso creativo e di vita. E ancora, in questo viaggio, le collane, gli incontri e le polemiche, i libri di poesia (Il pane sotto la neve, La Betissa) e di narrativa (Il fabbricante di Armonia: Antonio Galateo, I trofei della città di Guisnes, Il naviglio innocente, il postumo Bucherer l’orologiaio), in cui la scrittura lirica e barocca si fa canto trasognato di una terra amata, mai abbandonata,
ma che lascia sulla pelle ferite profonde.
Con un inserto fotografico.