pp.118 brossura 17x24 illustrato b/n
In questo volume, la vicenda della confraternita dell`Immacolata di Tutino, viene ricostruita fino alle sue evoluzioni provocate dalla legislazione del regno d`Italia e dai grandi avvenimenti che hanno coinvolto il cattolicesimo italiano, come il concordato del 1929 e la seconda guerra mondiale.
La storia di questa confraternita, dunque, si colloca dentro i processi storici della cattolicità occidentale e mediterranea, dal concilio di Trento al concilio vaticano II, e registra la incidenza degli orizzonti da essi disegnati, sia nella sua interna organizzazione, sia nelle modalità con cui i suoi confratres espressero la loro sensibilità religiosa ed i loro interessi sociali. Gli studiosi dell`associazionismo confraternale gradiranno la notizia della sua presenza in questo piccolo casale salentino fin dal Cinquecento e il testo delle regole comuni a tutti i fratelli che la confraternita dell`Immacolata Concezione e di s. Nicolò si diede nel 1649. Questo è il testo più antico di una confraternita, che noi conosciamo, almeno per le diocesi dell`estrema Terra d`Otranto
. Il contributo dei ricercatori locali è sempre notevole, soprattutto quando è prodotto dalla ricerca diligente delle fonti superstiti, come è quello del Baglivo, e gli storici son loro debitori. Se poi sono ormai abbastanza noti i testi normativi prodotti nel Settecento quando i sodalizi furono sottoposti al regio assenso dei sovrani napoletani, meno studiati sono i regolamenti dei secoli seguenti. Il nostro autore ci offre i testi del 1904 che diedero un nuovo assetto alla confraternita di Tutino. È chiara la linea di tendenza a ridurre la confraternita ad associazione funeraria: in questo senso si comprende il significato storico della costruzione della "tomaba propria" nel nuovo cimitero comunale. La solidarietà dei vivi si concentra nella solidarietà post mortem
(dalla Presentazione di SALVATORE PALESE).