pp.95, brossura 23,5X21; ill. colori Questo "atlante personale" di cancelli rurali della Valle d’Itria offre l’occasione di una rflessione incrociata su questo territorio e sulla fotografia. C’è infatti in queste immagini insolite una Puglia nascosta, invisibile perché sfalsata rispetto ai circuiti turistici, ma non meno autentica dei bianchi centri storici - Martina Franca, Locorotondo, Cisternino - che in questo territorio hanno le loro radici. Queste fotografie quindi possono essere messe sotto il segno dello stuolum (Barthes), in quanto documento, ordinato catalogo, dei Modi diversi ed inconsueti di controllare l’accesso ai fondi rustici, Ma possono anche essere messe sotto il segno del puncium (Barthes), di qualche cosa cioè che ci "punge", perché ci parla della solitudine delle cose in queste campagne vuote, ci propone immagini anomale, contraddittorie, perturbanti, riconoscendo così ancora una volta come compito della fotografia quello di occuparsi degli "enigmi che solo il cuore può risolvere" (Ghirri).