Chiara e il Secondo Ordine. Il fenomeno francescano femminile nel Sa­lento

Andenna Giancarlo - Vetere Benedetto
Dello stesso autore
Editore/Produttore: CONGEDO EDITORE
EAN: 9788880861645



pp. 320, ill., cm. 17 x 24

Una ricorrenza come il Centenario della nascita di Chiara d’Assisi richiama necessariamente l’attenzione. La sua figura, il suo impegno cristiano e la sua opera costituiscono, infatti, il forte segnale di una crescita spirituale che inte­ressò un intero contesto culturale e sociale. La proposta di un nuovo cristiane­simo, di un cristianesimo cioè più popolare e meno aristocratico, coincide con l’affermazione delle libertà comunali entro il “regnum Italiae”, con la crescita del ceto medio, quello dei populares, a cui appartenne Francesco, accanto, e talvolta contro l’aristocrazia fregiata del cingulum militiae, da cui, al contrario, proveniva Chiara. L’esigenza di nuove istanze religiose coincise anche con un appannarsi del ruolo dell’Ordine benedettino, che nella società dell’alto medioevo, e sino al secolo XII, cioè all’epoca di Ildegarda di Bingen, o di Pietro il Venerabile, trovò le più profonde radici e conobbe il massimo splendore....
...A differenza di tante donne monacatesi, o destinate alla monacazione sin dall’adolescenza, Chiara, senza aver mai dato la pur minima possibilità ai fami­liari di sospettare qualcosa, fuggì da casa rinunziando a una posizione socialmente privilegiata e a quanto le spettava dalla famiglia come quota-parte dell’«eredità» paterna, cioè rinunziando, come nel discorso evangelico, «a tutto ciò che aveva». A differenza di tante discendenti da illustri famiglie divenute badesse benedettine, ella giunse infatti a San Damiano senza portare nulla con sè, avendo donato ai poveri il ricavato della vendita dei suoi beni personali. Fu così fondata una comunità di povere sorelle. E il suo privilegium paupertatis va chiaramente letto come privilegio di vivere senza privilegi. Non più, quindi, povertà individuale nella ricchezza comunitaria, ma ricchezza unicamente inte­riore nella povertà (anche) comunitaria.
Non basta. Ella, prima donna in assoluto, scrisse una Regola per donne, sino ad allora vissute, come denunciò Eloisa ad Abelardo, secondo un ordinamento previsto e scritto per uomini, quello benedettino....
... Non coglie di sorpresa allora il grande successo di Chiara a partire proprio dallo stesso secolo in cui visse.


Condividi
€ 26,00
increase decrease
Disponibilità: 1 (Disponibilità limitata)

pp. 320, ill., cm. 17 x 24

Una ricorrenza come il Centenario della nascita di Chiara d’Assisi richiama necessariamente l’attenzione. La sua figura, il suo impegno cristiano e la sua opera costituiscono, infatti, il forte segnale di una crescita spirituale che inte­ressò un intero contesto culturale e sociale. La proposta di un nuovo cristiane­simo, di un cristianesimo cioè più popolare e meno aristocratico, coincide con l’affermazione delle libertà comunali entro il “regnum Italiae”, con la crescita del ceto medio, quello dei populares, a cui appartenne Francesco, accanto, e talvolta contro l’aristocrazia fregiata del cingulum militiae, da cui, al contrario, proveniva Chiara. L’esigenza di nuove istanze religiose coincise anche con un appannarsi del ruolo dell’Ordine benedettino, che nella società dell’alto medioevo, e sino al secolo XII, cioè all’epoca di Ildegarda di Bingen, o di Pietro il Venerabile, trovò le più profonde radici e conobbe il massimo splendore....
...A differenza di tante donne monacatesi, o destinate alla monacazione sin dall’adolescenza, Chiara, senza aver mai dato la pur minima possibilità ai fami­liari di sospettare qualcosa, fuggì da casa rinunziando a una posizione socialmente privilegiata e a quanto le spettava dalla famiglia come quota-parte dell’«eredità» paterna, cioè rinunziando, come nel discorso evangelico, «a tutto ciò che aveva». A differenza di tante discendenti da illustri famiglie divenute badesse benedettine, ella giunse infatti a San Damiano senza portare nulla con sè, avendo donato ai poveri il ricavato della vendita dei suoi beni personali. Fu così fondata una comunità di povere sorelle. E il suo privilegium paupertatis va chiaramente letto come privilegio di vivere senza privilegi. Non più, quindi, povertà individuale nella ricchezza comunitaria, ma ricchezza unicamente inte­riore nella povertà (anche) comunitaria.
Non basta. Ella, prima donna in assoluto, scrisse una Regola per donne, sino ad allora vissute, come denunciò Eloisa ad Abelardo, secondo un ordinamento previsto e scritto per uomini, quello benedettino....
... Non coglie di sorpresa allora il grande successo di Chiara a partire proprio dallo stesso secolo in cui visse.

Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788880861645
AutoreAndenna Giancarlo, Vetere Benedetto
EditoreCONGEDO EDITORE
Data pubblicazione01/01/1997
CategoriaReligione
Pagine480
Solo gli utenti registrati possono scrivere recensioni