pp.432 + 8 illustrate
Nell’ottobre del 2002 si tenne alla GAM di Torino, per iniziativa di Edoardo Fadini, il convegno internazionale "Le arti del Novecento e Carmelo Bene". Intervennero in quell’occasione, a sei mesi dalla sua scomparsa, attori, fotografi, pittori, scenografi, compositori, drammaturghi, critici, docenti, scrittori, organizzatori teatrali, i cui contributi offrono i più vari punti di vista sulla storia dell’uomo e dell’artista. Questo volume, che vede le stampe dopo molti anni e vicende editoriali complesse grazie alla tenacia del curatore, raccoglie quelle testimonianze - il ricordo commosso o divertito, gli interventi critici, l’analisi delle tecniche di scena, gli appunti di ricerca, l’aneddotica brillante, i tentativi di "comporre un mosaico sempre più definito e completo del fenomeno Bene" - finendo col delineare un vero e proprio memoriale per colui che aspirava a essere immemoriale. "Quando si vorranno tirare definitivamente le somme, tentando un bilancio dell’avventura artistica e delle vicende attraversate nel Novecento dalla cultura dello spettacolo, il nome di Carmelo Bene sarà avvicinato a quello dei grandi cercatori di teatro. La scena italiana - e con essa la letteratura e il cinema, la drammaturgia e la televisione: tutti territori esplorati da una genialità febbrile, vorace, inesauribile - ha avuto senza dubbio in Carmelo Bene un maestro assoluto. Il rigore del suo talento multiforme, solo parzialmente mascherato dagli eccessi cercati e dagli scarti dell’indisciplina (una vera e propria poetica, in lui) trova paragone possibile soltanto tra i rabdomanti delle avanguardie storiche. Quando si progettava e si sfidava un secolo d’arte." (Sergio Colomba)